Una delizia ideale da servire con contorno di patate, che rivisita con eleganza il tipico abbinamento tra baccalà e peperoni
Secondo alcune recenti indagini, non occorrerebbe scartarlo via: anzi, sarebbe ricco di vitamine D e omega 3 conferiti dal tonno stesso
Estate: tempo di pasti freschi, leggeri da digerire e soprattutto veloci da preparare. Niente fa meglio al caso del tonno in scatola, uno dei prodotti da scaffale tra i più consumati dagli italiani. E dalla Stazione sperimentale per l’industria delle conserve alimentari di Parma (Ssica) per conto di Ancit (Associazione nazionale conservieri ittici e delle tonnare) arriva una nuova notizia, che farà felici soprattutto gli amanti della lotta allo spreco.
Il tema è quello dell’olio utilizzato per la conservazione del tonno in scatola. Ebbene, i recenti studi di laboratorio effettuati attestano che l’olio d’oliva eventualmente impiegato può essere riutilizzato come condimento o ingrediente di cucina vero e proprio, senza essere eliminato tal quale (andando a contaminare inevitabilmente l’ambiente, dal momento che la maggior parte delle persone se ne disfa attraverso lo scarico del lavandino della propria cucina!).
Se di buona qualità, dunque, via libera al consumo dell’olio “di governo” del tonno in scatola, che secondo la Ssica manterrebbe intatti aroma, sapore e qualità organolettiche, anzi addirittura andrebbe ad acquisire dal pesce immerso al suo interno vitamina D e ottimi acidi grassi omega 3. Se ne deduce che scartarlo sarebbe davvero un peccato, a maggior ragione trattandosi di olio d’oliva, e non degli oli di semi raffinati usati nelle produzioni di tonno in scatola di minor pregio.
Dopo le evidenze scientifiche ottenute dalle analisi della Ssica, è tuttavia al contempo necessario iniziare a riflettere su come spiegare ai consumatori come utilizzare quest’olio residuo: oltre ad essere consumato insieme al tonno stesso, ad esempio andando a condire una ricca insalata senza aggiungere ulteriore olio “extra”, l’olio di conservazione del tonno in scatola può essere impiegato anche come base per la cottura di una salsa di pomodoro per preparare un condimento per pasta o una zuppa di mare; può essere frullato con tuorli d’uovo e poco succo di limone per ottenere una maionese dal sapore più caratteristico, ideale ad esempio per accompagnare pesci e crostacei bolliti o cotti in court-bouillon. Infine, l’olio d’oliva del tonno in scatola potrà sempre tornare utile per condire delle buone bruschette da offrire come antipasto, arricchite ad esempio con zucchine e cipolle o con pomodori e alici.
Fonte sitografica:
Scritto da Redazione ProDiGus
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