Festeggiamo il Carnevale in cucina con questa deliziosa idea dello chef, arricchita dal gusto delizioso di una crema al semolino e cardamomo
I versi quasi sconosciuti del poeta napoletano Salvatore di Giacomo volti a ringraziare gli amici per l’invito a tavola (con una richiesta finale)
Ringraziamento per un pranzo
Egregio Cavaliere, il pranzo è stato
di quelli che si chiamano perfetti!
Voi siete il cavaliere più aggraziato
della nobile stirpe dei Lionetti!
Siete un Lione! E donn’Amalia stessa
è la più dolce e tenera Lionessa!Benedetta la man che il vino antico
in antichi cristalli accorta mesce!
La man che porge il disseccato fico,
la coscia di pollastro e il fresco pesce!
E (come all’uso nostro far si suole)
presenta, a un tratto, aulive e puparuole!Chi potrà mai dimenticar la bionda
genovese, così ben contornata,
la pera in cui, beato, il dente affonda,
e quella pizza dolce impercocata?!
O pizza, o pizza! Specialmente tu!
Ca te teneva nganna ‘a n’anno e cchiù!...Salve o gran cavaliere! E voi felice
ed amabile sposa, industre e lieta,
accettate pur voi quel che vi dice
il vostro devotissimo poeta.
Salve anche tu, tu pur, più che perfetta
del tuo padrone omonima servetta!Gente felice! Che vi sia serbato
Un monumento d’oro in Campidoglio!
(E sarà certo assai più meritato
se un litro almen procurerete d’oglio
a chi ricambia con sincero ardore
l’affetto vostro).
Salvatore Di Giacomo (1860-1934)
Brano tratto da S.G. Di Castelmola, Apud Neapolium, Ed. Mont
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