Ciò che mangiamo può influire anche sul nostro umore, ed essere co-responsabile di patologie come depressione e attacchi d’ansia
Una storiella in rima scritta da Roald Dahl che ricorda al maiale il suo destino… rendendolo al contempo artefice della propria vendetta!
“La neve di febbraio è come lo strutto di Carnevale”: così recita un vecchio proverbio popolare italiano, che ci ricorda quanto il freddo rigido sia fortemente identificativo di questo febbraio appena iniziato, proprio come lo è lo strutto, che un tempo era il vero protagonista della ricca tavola del mese, ricavato dalla macellazione del suino che, in tutte le zone rurali d'Italia, era un vero rito collettivo che si svolgeva tra i mesi di novembre e gennaio. tanto antico ma anche cruento, che nasceva da usanze pagane, ma si trasformò nel tempo in momento di socialità e di vera necessità per provvedere al sostentamento della famiglia durante tutto l’anno. Infatti, lo si sa, “del maiale non si butta via niente”: per questo veniva macellato a fine anno o all’inizio di quello nuovo, affinché ogni taglio ricavato fosse sufficiente per (quasi) tutti i mesi successivi. Per dare onore al maiale come fonte di sostentamento che per secoli ha mantenuto in vita le famiglie contadine d’Italia e non solo, abbiamo scelto di proporvi questo brano tratto dalla raccolta di racconti in rima “Sporche bestie”, datata 1984, scritta dal celebre Roald Dahl, e dedicato, tra sorrisi ma anche riflessioni, al destino gastronomico del “porcello”.
Il Porcello
Ora vi voglio raccontare, gente,
la storia di un Porcello intelligente;
era di testa fina, gran lettore,
molto istruito e buon ragionatore,
esperto di meccanica spaziale
e di ogni altra scienza in generale;
esperto in tutto, tranne una questione,
che lo mandava spesso in confusione:
giacché per lui, davvero, era un rovello
il senso della vita di un Porcello.Perché era nato? E perché viveva?
Il saggio porco, più ci rifletteva,
e meno una risposta ci trovava.
Finché una notte, mentre meditava,
si accese come un lampo nel cervello
del nostro filosofico Porcello,
e con un salto in alto lui gridò:
“Ah, perdindirindina, ora lo so!
Ora capisco! Con la mia pancetta
tagliata fino in fondo, fetta a fetta,
venduta a caro prezzo, arricchiranno!
Le mie molli braciole staccheranno,
mi taglieranno pezzo dopo pezzo,
e a tutto metteranno un grosso prezzo!
Sarò salsiccia con la cordicella,
non mi risparmieranno le budella…
Ecco: il coltello e la macelleria
sono lo scopo della vita mia!”.Sono pensieri che, anche a un maiale,
non danno certo la pace mentale.
Sicché quando al mattino, nella stalla,
entrò portando una brodaglia gialla
il fattore Giuseppe, quel maiale
gli diede uno spintone magistrale
e ruggendo lo stese al pavimento,
tutto imbrodato e pieno di spavento.
E qui comincia la faccenda nera,
che noi però narriamo alla leggera:
basta capire, signori e signore,
che quel Porcello si mangiò il fattore:
se lo mangiò dai piedi ai capelli,
beato e quieto masticò i brandelli,
per più di un’ora restò a masticare,
poiché c’era parecchio da mangiare.E alla fine dell’ultimo morso
davvero non sentì nessun rimorso:
si grattò piano la zucca sapiente
e disse, con la voce sorridente:
“Poiché io sospettavo che costui
volesse mangiar me, ho mangiato lui!”.
Roald Dahl
Brano liberamente tratto da “Sporche bestie” di Roald Dahl, lllustrazioni di Quentin Blake, Riedizione 1992 Adriano Salani Editore (Collana “I Criceti”)
Scritto da Sara Albano
Laureata in Scienze Gastronomiche , raggiunta la maggiore età sceglie di seguire il cuore trasferendosi a Parma (dopo aver frequentato il liceo linguistico internazionale), conseguendo in seguito alla laurea magistrale un master in Marketing e Management per l’Enogastronomia a Roma e frequentando infine il percorso per pasticceri professionisti presso la Boscolo Etoile Academy a Tuscania. Dopo questa esperienza ha subito inizio il suo lavoro all’interno della variegata realtà di Campoli Azioni Gastronomiche Srl, , dove riesce ad esprimere la propria passione per il mondo dell'enogastronomia e della cultura alimentare in diversi modi, occupandosi di project management in ambito di marketing e comunicazione e consulenza per il food service a 360°, oltre ad essere il braccio destro di Fabio Campoli e parte del team editoriale della scuola di cucina online Club Academy e della rivista mensile Facile Con Gusto.
0 Commenti