La Strada del Brodetto Marchigiano

In viaggio nelle Marche tra mare, gastronomia, borghi più belli d'Italia e litorali bandiera Blu, alla scoperta dei più iconici piatti della tradizione locale

La Strada del Brodetto Marchigiano

Le Marche sono da sempre una delle destinazioni preferite, per la possibilità che hanno i turisti di abbinare il soggiorno marino alla scoperta dei bellissimi borghi del territorio e della sua particolare ed appetitosa gastronomia, magari abbinando il soggiorno ad una visita ad esempio a Pesaro, recente Capitale italiana della Cultura nel 2024 o all’affascinante Urbino, Patrimonio Unesco dal 1998. Avete solo l’imbarazzo della scelta in una regione che conta 28 “Borghi più belli d’Italia”, 29 Borghi “Bandiera Arancione” del Touring Club italiano e 18 litorali “Bandiera Blu”, che coprono l’intera regione, da Gabicce a San Benedetto del Tronto.

 

 

 

 

 

Pesaro e Senigallia

 

 

 

 

 

Casa Leopardi a Recanati e Casa Rossini a Pesaro

Il brodetto è la zuppa di pesce più famosa dell’Adriatico, ma nelle Marche è una vera e propria tradizione che ha dato vita ad una speciale e golosa Strada del Brodetto: da San Benedetto del Tronto a Porto San Giorgio, passando per Civitanova Marche, Porto Recanati, Ancona, Senigallia e Fano. Sette borghi, sette litorali con Bandiera Blu, sette porti per sette brodetti, che conservano gelosamente la formula della migliore zuppa di pesce.

 

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  • San Benedetto del Tronto. Il brodetto alla Sambenedettese si differenzia dagli altri per l’aggiunta di peperoni, pomodori verdi, peperoncino e dell’aceto al posto del vino. Secondo gli abitanti è il più antico, in quanto importato dai coloni greci. Viene realizzato con le seppie, la rana pescatrice, il palombo, il rombo, lo scorfano, le triglie, il pesce lucerna e la razza, rigorosamente a strati. 
  • Porto San Giorgio. Il brodetto alla Sangiorgese,  prevede l’appassimento di un paio di cipolle tagliate a fette nell’olio extravergine di oliva e, a seguire, l’aggiunta di un kg di pomodori quasi verdi tagliati a fette sottili. Dopo una decina di minuti si aggiungono seppie, coda di rospo, pesce ragno, testole, cefalo, cagnolo, triglie e per ultime le pannocchie. 
  • Civitanova Marche. Fatevi un giro prima a Civitanova Alta per scoprire il borgo antico, con il suo castello medievale, Pinacoteca e numerosi eventi culturali e di danza. Completata l’esplorazione del Borgo, scendete al mare per gustare, in uno dei ristoranti locali, la ricetta del brodetto alla civitanovese che  prevede, oltre alle classiche verdure, l’utilizzo di almeno 3 kg di pesce.  
  • Porto Recanati. Anche in questo caso gli abitanti raccontano che il brodetto di Porto Recanati sia uno dei più antichi dell’Adriatico. La sua particolarità è l’utilizzo dello zafferano tipico del luogo. Naturalmente, prima o dopo il Brodetto, inserite nel vostro programma una visita al vicino borgo di Recanati ed alla Casa natale di Leopardi, alla Torre del Passero solitario ed al Colle dell’Infinito, luogo tutelato e protetto dal Fai.
  • Ancona. Il capoluogo delle Marche, oltre alla tradizione dello stoccafisso, vanta anche una gustosa ricetta per il brodetto, che la tradizione vuole sia composto da almeno 13 qualità di pesce di scoglio in ricordo dei partecipanti all’Ultima Cena oppure secondo il numero di cannelle di un’antica fontana del centro storico. 
  • Senigallia. Anche la versione del brodetto alla Senigagliese prevede 13 varietà di pesci come quello anconetano, profumati Verdicchio DOCG del territorio. Prima o dopo pranzo non dimenticate di visitare la Rocca rinascimentale e la casa natale di Pio IX, l’ultimo Papa Re.
  • Fano. Il brodetto alla Fanese racchiude uno dei suoi segreti gastronomici proprio nel brodo, preparato con due litri di acqua e teste di pesce, pinne, un mazzetto aromatico e una foglia di alloro. Una volta ristretto di aggiungono seppie e calamari, la razza, il ragno e lo scorfano, poi si mettono le triglie e infine le pannocchie. A Fano il brodetto è rigorosamente servito nel coccio.

In tutte le tappe potrete completare la vostra esperienza gastronomica abbinando al Brodetto alcuni vini iconici delle Marche. Ad esempio il Verdicchio dei Castelli di Jesi,  uno dei vini bianchi più famosi per questo territorio, il cui gusto fruttato si sposa bene con il sapore intenso del brodetto. In alternativa vi consiglio di scoprire il Bianchello del Metauro, un vitigno locale antico, riscoperto dagli appassionati negli ultimi, anni che abbina il variegato gusto del Brodetto al sapore secco e sapido del vino. Non ne rimarrete delusi.

Photos by Lamberto Funghi e su gentile concessione dell'Ente di promozione turistica Regione Marche

Scritto da Lamberto Funghi

Mi occupo di eventi e progetti di valorizzazione del territorio, attraverso iniziative artistiche, enogastronomiche e culturali in spazi non convenzionali. Collaboro con giornali, riviste e radio italiane ed organizzo visite ed incontri dedicati alla valorizzazione del territorio. Dal 2017 ho dato vita alla testata di turismo culturale, enogastronomico ed esperienziale Giroviaggiando (www.giroviaggiandoblog.com). Nell’ambito della stessa, una specifica area, Girogustando, si occupa itinerari enogastronomici. 

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