In cucina con la lavanda

La principessa dell’aromaterapia rende speciale anche la cucina: ecco come utilizzare la lavanda per ricette dal profumo speciale

In cucina con la lavanda

In aromaterapia viene impiegata come antidepressivo, ma può essere utile anche come leggero sedativo, nonché donare sollievo alle ustioni; aggiunta ad un bagno, aiuta a rilassarsi; l’infuso dei suoi fiori allevia le emicranie e favorisce la digestione. Stiamo parlando della lavanda! Dal profumo inconfondibile e dal colore che tinge di serenità i campi della Provenza, d'Italia (come quelli della Tuscia viterbese) e di molti altri paesi del bacino Mediterraneo, i fiori di lavanda sono conosciuti fin dai tempi più antichi per le loro molteplici proprietà. 

Gli antichi Egizi ne ricavavano l’olio essenziale utile nel rito dell’imbalsamazione, mentre i Romani utilizzavano i fiori freschi (o essiccati, poiché possiedono la rara caratteristica di conservare a lungo il proprio aroma) per profumare le acque in cui si bagnavano: non a caso, infatti, l’etimologia del nome di questa pianta deriverebbe proprio dal gerundio del verbo latino “lavare”.

Ma fu durante il periodo elisabettiano che la fama e la diffusione della lavanda aumentarono in modo esponenziale, portandola a diventare tra le fragranze più impiegate in cosmesi e profumeria. E’ curioso che le dame, a quel tempo, cucissero all’interno delle loro sottane dei sacchetti contenenti fiori di lavanda, ed è probabilmente da questa usanza che ancora oggi i sacchetti profuma-biancheria sono un prodotto attualissimo.

Con l’avvento dell’era moderna, la lavanda ha trovato grande utilità anche nei campi della fitoterapia e dell’aromaterapia, essendo considerata un tranquillante ed equilibrante del sistema nervoso naturale. Inoltre, è dotata di proprietà antiemetiche, antisettiche, analgesiche e vasodilatatorie. Aggiungere qualche goccia di olio essenziale di lavanda all’acqua del vostro bagno caldo agevolerà il rilassamento, così come utilizzandolo nel risciacquo dei capelli vi aiuterà a donargli morbidezza ed un profumo delizioso.

E in cucina? Stando sempre attenti a dosare bene i fiori di lavanda, utilizzandoli con molta parsimonia nei piatti affinché il loro sapore non diventi invasivo a tal punto da rendere la pietanza immangiabile, esistono moltissime ricette in cui è possibile impiegare il loro inconfondibile profumo per assaggi nuovi e davvero deliziosi.

Lavanda & Pesca: un matrimonio speciale da sfruttare sia all’interno di una fresca macedonia, sia per rendere speciale la più classica delle confetture, conferendole nuovi sapori inattesi. Le pesche saranno ottime anche spennellate con del miele aromatizzato con la lavanda e cotte alla griglia. Due ingredienti dai profumi unici e caratteristici, che insieme dimostrano di dare davvero il meglio di sé. Ottimi anche gli abbinamenti con altri frutti a polpa gialla/arancione, come il melone retato, le albicocche, i cachi.

Lavanda & Formaggio: alcuni amano unire al formaggio spalmabile o alla ricotta la lavanda per preparare eleganti cheesecake e dolci al cucchiaio - spesso esaltate ancor più dal sapore dei frutti di bosco – ma in realtà l’abbinamento di questi fiori è ideale anche per utilizzi salati, ad esempio con i pecorini stagionati o specialità vaccine di malga.

Lavanda & Riso: che si tratti di conferire un gentile e piacevole profumo ad un riso pilaf o un risotto, un pizzico di lavanda sarà in grado di dar luogo a brodi di cottura molto aromatici, specialmente se ammorbidita dalla presenza al loro interno di scalogno e sedano. In alternativa potrete rifinire questi piatti amidacei in superficie con pochissima lavanda essiccata finemente sbriciolata. Sarà divina in questi primi piatti, siano essi a base di formaggi o anche di pesci delicati (come spigole, branzini, merluzzi).

Lavanda & Impasti per torte e biscotti: sempre la stessa piccola quantità di lavanda sarà utile per arricchire la pasta frolla, per ottenere sia dei biscottini profumati – ottimi da arricchire con fichi, prugne o datteri disidratati - che un fondo da precuocere e farcire con crema pasticcera o confetture gentili. Inoltre, mettendo un po’ di lavanda in infusione nel latte previsto nella preparazione di un ciambellone, e lasciando riposare lo stesso latte affinché prenda sapore, utilizzarlo in seguito darà luogo a fette di torta emozionanti che trasporteranno mente e papille gustative nei prati!

Photo via Pexels

Scritto da Sara Albano

Laureata in Scienze Gastronomiche , raggiunta la maggiore età sceglie di seguire il cuore trasferendosi a Parma (dopo aver frequentato il liceo linguistico internazionale), conseguendo in seguito alla laurea magistrale un master in Marketing e Management per l’Enogastronomia a Roma e frequentando infine il percorso per pasticceri professionisti presso la Boscolo Etoile Academy a Tuscania. Dopo questa esperienza ha subito inizio il suo lavoro all’interno della variegata realtà di Campoli Azioni Gastronomiche Srl, , dove riesce ad esprimere la propria passione per il mondo dell'enogastronomia e della cultura alimentare in diversi modi, occupandosi di project management in ambito di marketing e comunicazione e consulenza per il food service a 360°, oltre ad essere il braccio destro di Fabio Campoli e parte del team editoriale della scuola di cucina online Club Academy e della rivista mensile Facile Con Gusto.

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