I saperi del pane

Piccolo viaggio antropologico-culturale tra modi di dire, proverbi, citazioni e simbologie del pane, cibo della condivisione per eccellenza

I saperi del pane

“La fantasia è come la marmellata, bisogna che sia spalmata su una solida fetta di pane” (Italo Calvino)

Che si tratti di saggezza popolare, consigli e aforismi sulla vita quotidiana, riflessioni filosofiche, citazioni letterarie o cinematografiche, c’è solo l’imbarazzo della scelta quando si parla e si utilizza la parola pane! La fantasia in tal senso non si è risparmiata dando vita ad una moltitudine di detti, proverbi e frasi celebri sul pane.

Ogni cultura, ogni popolo, ogni tradizione culinaria e gastronomica ha il suo pane tipico, che diventa elemento di condivisione e fulcro della convivialità. La cultura, anche quella che passa attraverso il cibo e il pane in modo particolare, diventa infatti metafora di vita e riflessione, dall’antico testamento ai grandi della letteratura passando per i miti del cinema e gli uomini che hanno fatto la storia!

Dal punto di vista antropologico il pane è uno degli alimenti più ricchi e significativi di funzioni e di valenze culturali. Nel pane si mescolano non solo acqua, lievito e farina, il pane porta con sé memorie, valori simbolici e tradizioni che vanno oltre al semplice sfamare il corpo, il pane infatti sfama anche lo spirito; il pane è al contempo cibo, alimento e segno. Conoscere il pane nelle sue varie forme, i suoi ingredienti, le modalità di preparazione e cottura significa dunque conoscere la rete di relazioni sociali e di significanti culturali che lo caratterizzano. 

Il pane rappresenta la vita con tutte le sue metamorfosi: da un seme nasce il grano, che cresce, matura e quindi viene mietuto; ma non muore, poiché da esso nasce il pane. Il pane simboleggia il rapporto tra l'uomo e la terra, il pane è il sostentamento, è buono, è simbolo del lavoro operoso, dell’emancipazione sociale e del riscatto dalla fame; è il risultato della capacità dell’uomo di dominare la natura. “I sapori semplici danno lo stesso piacere dei più raffinati, l'acqua e un pezzo di pane fanno il piacere più pieno a chi ne manca” (Epicuro, Lettera a Meneceo, IV-III sec. a.e.c.)

Il pane è simbolo di solidarietà, unione e fratellanza: quando gli uomini condividono il pane condividono anche la loro amicizia e il loro sostegno. Gli uomini nella loro esperienza quotidiana dividono e condividono il pane, lo scambiano, lo ostentano per affermare il loro prestigio sociale; è così che il pane diventa il significante dello status sociale.

Il pane è simbolo e legame tra l'uomo e la divinità; nell’Ebraismo il pane azzimo ricorda l’esodo dall’Egitto e quindi l’aiuto divino, il richiamo all’umiltà davanti a Dio; per i Cristiani il pane rappresenta il corpo di Cristo.

Non darmi né povertà né ricchezza, ma fammi avere il pane necessario” (dal Libro dei Proverbi 30,8); “Io sono il pane della vita, chi viene a me non avrà più fame (…)” (Vangelo secondo Giovanni); “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio” (Vangelo secondo Matteo).

Il pane è simbolo di fertilità e abbondanza, lavoro e ricompensa.

E poi naturalmente non può mancare il pane come emblema della cucina e della gastronomia: “Non si vive di solo pane, è vero; ci vuole anche il companatico; e l'arte di renderlo più economico, più sapido, più sano, lo dico e lo sostengo, è vera arte” (Pellegrino Artusi, La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene, 1891).

Infine, proprio da una prospettiva antropologica e culturale non possiamo tralasciare le decine di proverbi che sintetizzano la vita e i rapporti interpersonali: Chi mangia fa molliche (ovvero chi fa qualcosa inevitabilmente può commettere qualche errore); Essere buoni come il pane; Non è pane per i tuoi denti; Rendere pan per focaccia (contraccambiare una cattiva azione con una peggiore); Mettere a pane e acqua; Dire pane al pane, vino al vino; Chi ha i denti non ha il pane e chi ha il pane non ha i denti; Levarsi il pane di bocca; Mangiare pane a tradimento; Se non è zuppa è pan bagnato; Non c’è cibo da re più squisito del pane...

Anche la letteratura ci ha regalato espressioni che non possiamo non ricordare, dal sommo Dante che nel Paradiso (1304/21) scrive “Tu proverai sì come sa di sale lo pane altrui…”, ad Emily Dickinson (lettera ad Abiah Roth 1845): ”Domani imparerò a fare il pane. Immaginami con le maniche arrotolate, mentre mescolo con grazia farina, latte, bicarbonato, ecc. Se ancora non sai preparare il bastone della vita, ti consiglio di imparare al più presto”; ad Ardengo Soffici (1933) “I due odori più buoni e più santi son quelli del pane caldo e della terra bagnata dalla pioggia”, nonché al poeta Gianni Rodari che ha dedicato una emozionante poesia al pane. Cliccate sul suo nome per leggerla nella nostra sezione “Cibo in poesia”!

Scritto da Viviana Di Salvo

Laureata in lettere con indirizzo storico geografico, affina la sua passione per il territorio e la cultura attraverso l’esperienza come autrice televisiva (Rai e TV2000). Successivamente “prestata” anche al settore della tutela e promozione della salute (collabora con il Ministero della Salute dal 2013), coltiva la passione per la cultura gastronomica, le tradizioni e il buon cibo con un occhio sempre attento al territorio e alle sue specificità antropologiche e ambientali.

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