Quando la torta è lunare

Anche dette mooncake, le torte lunari sono tipiche della festa di metà autunno celebrata nella cultura cinese: ecco cosa sono

Quando la torta è lunare

Spesso siamo abituati a definire un particolare dessert di nostro gradimento raccontando del suo gusto "stellare"... ma nel variegato mondo della pasticceria internazionale esistono anche le torte "lunari", ovvero le mooncake: ne avete mai sentito parlare prima? Oggi vogliamo raccontarvele!

La festa di metà autunno è una ricorrenza che si celebra tra la fine di settembre e i primi di ottobre in diversi paesi asiatici (Insonesia, Filippine,Thailandia, Vietnam, Giappone e Cina). In particolare in Cina questa festa è considerata la più importante dell’anno dopo il famoso Capodanno cinese. Le sue origini risalgono a più di 3000 anni fa e sono legate al culto della Luna alla quale in autunno gli imperatori offrivano sacrifici per propiziarsi un buon raccolto nell’anno seguente.

La notte della festa è quella del plenilunio d’autunno, che cade nel quindicesimo giorno dell’ottavo mese nel calendario lunare cinese; è la notte in cui le famiglie cinesi si raccolgono per cenare all’aperto con candele e lanterne di carta di riso accese, contemplando la luna che è più vicina alla Terra e per questo molto luminosa. Durante la festa, istituita ufficialmente nel 420 d.C.durante la dinastia Song, nelle città e nei villaggi si svolgono spettacoli di danze tradizionali, performance teatrali e musica folkloristica mentre centinaia di lanterne volano in cielo.

I pasti del banchetto di famiglia includono prelibatezze a base di pesce, che simboleggia l’abbondanza, nonché di riso, che è simbolo di unione .Ma il momento più bello è quello del dessert con le immancabili torte lunari, dei dolcetti rotondi del diametro di circa 10 centimetri e dalla profondità di 4-5 centimetri; questi scrigni di bontà hanno il guscio esterno in pasta frolla sottile e il ripieno tradizionalmente composto da pasta di semi di loto o anko ( pasta di azuki, i fagioli dolci asiatici) e ciascuno ha nel mezzo un tuorlo marinato di anatra (ben visibile al taglio) che rappresenta la Luna.

Questi dolci accompagnano il tè e si regalano ad amici e parenti perché sono simboli di longevità e unione fraterna. Una leggenda popolare racconta che queste torte siano servite a trasmettere messaggi segreti ai rivoluzionari della dinastia Ming che tramavano contro la dinastia Yuan. I messaggi erano all’interno delle torte oppure le torte recavano impressi dei caratteri; componendo le 16 parti ottenute tagliando 4 torte in 4 parti ciascuna, si ricomponevano i messaggi e poi si eliminava ogni traccia mangiando i dolci!

Nelle diverse regioni della Cina, le mooncake sono confezionate con tipi di pasta spesso diversi da quello originale e anche i ripieni variano tantissimo e possono essere dolci o salati. La diffusione delle torte lunari, così invitanti con la loro colorazione dorata dal tuorlo d’uovo e la decorazione ottenuta mediante appositi stampi, ha portato nel tempo a contaminazioni occidentali della ricetta e anche a sue stravaganti variazioni come quella delle “torte lunari nevose” negli anni ’80. Queste ultime possiedono una pasta esterna chiara, solo eventualmente colorata, che non è cotta ma può essere ottenuta con il riso glutinoso, con una densità simile al mochi giapponese, oppure è più gelatinosa e si ottiene da una miscela di agar agar, gelatina e konnyaku aromatizzati alla frutta.

Sono anche arrivate torte lunari realizzate con pasta simile alla sfoglia, e il ripieno può essere a base di patata dolce viola, ananas o altra frutta fresca o secca, come ad esempio il durian; si è pensato pure a farciture al cioccolato, al caffè o con il gelato. Le torte lunari salate possono essere ripiene di verdure, alghe e/o funghi, carni di pollo, maiale e anatra, o persino caviale, tartufo e foie gras.

La fama che ha raggiunto la torta lunare e i suoi ingredienti spesso esotici hanno fatto lievitare il suo prezzo, ma ciò che di negativo ha prodotto la voglia di moderno, il commercio e la globalizzazione è stata la trasformazione della ricetta originale in qualcosa che non le assomiglia poi tanto anche se ne ha conservato il nome. Quello delle torte lunari è insomma un esempio a cui ben si addice il proverbio: “Il troppo stroppia!”  .

Photo made in AI via Canva

Scritto da Elena Stante

Laureata in Matematica nel 1981 presso l’Università degli Studi di Bari, dal 1987 al 2023 ha insegnato Matematica e Fisica presso il Liceo Ginnasio Aristosseno di Taranto .Ha partecipato ai progetti ESPB, LabTec, IMoFi con il CIRD di Udine e a vari concorsi nazionali ed ha collaborato con la nomina di Vice Direttore per la regione Puglia alla rivista online Euclide, giornale di matematica per i giovani. Le piace correlare la scienza al cibo, nonché indagare su storie e leggende, e con Prodigus inizia il suo percorso di redazione di contenuti golosi per gli utenti del web.

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