Uno, nessuno, cento…pepi!

Non solo quello nero, il bianco e il verde, ma tante tipologie diverse di pepi tutte da conoscere, per nuove possibilità di personalizzare le ricette

Uno, nessuno, cento…pepi!

E’ in grado di dare un tocco speciale anche ai piatti più semplici, per alcuni è un potente afrodisiaco, mentre altri non possono proprio fare a meno di starnutire davanti ad una pietanza che lo contiene. E’ sua maestà il pepe, nelle sue diverse varietà. E con questo frutto, portano vivacità in cucina anche le spezie “pepate”.

Tra le tipologie di pepe più diffuse, la più celebre si presenta in grani neri. Facilissimo da reperire in tutte le stagioni, il pepe nero non ha in realtà un’unica identità: le piante che lo producono, sebbene native dell’India, sono coltivate a latitudini diverse, dalla Malesia all’Ecuador e il paese d’origine determina anche il suo sapore. Rende i piatti piccanti perché contiene piperina; sentirne il sapore fino in fondo significa percepire sentori di limone, legno e fiori, profumi presenti nella sua polpa.

Aromi quasi del tutto assenti invece nella varietà di pepe detta bianca, in realtà un “alter ego” del nero. L’involucro esterno viene rimosso e per questo motivo appare bianco. Il suo sapore è leggermente più intenso di quello del fratello dark; lo si impiega ottimamente nel purè di patate.

Se invece avete acquistato del pepe verde, sappiate che si tratta semplicemente di pepe che non ha raggiunto la maturazione. Le sue note risultano quindi più miti al palato e leggermente fruttate.

La varietà rosa, invece, non appartiene alla famiglia vera e propria dei pepi, perché trattasi di piccole bacche essiccate, la cui pianta è originaria dell’America. Le bacche hanno un gusto dolce e delicato, un piccantezza bassa e un profumo particolarmente intenso: sono perfette per aromatizzare pietanze a base di pesce o carni bianche, nonché contorni e antipasti di verdure. 

Sotto il nome di pepe di Sichuan, troveremo ancora un’altra tipologia di bacche (appartenenti ad ancora una diversa famiglia botanica): arrivano dalla Cina ed hanno un aroma che li rende davvero unici nel loro genere, ottimo soprattutto per marinare carni od ottenere salse da abbinare ad esse, ma anche per profumare cocktail creativi. Nei ristoranti invece è in sempre maggior uso anche il pepe lungo – dalla bacca di forma, appunto, allungata. Più deciso del pepe nero, anche questo è consigliato ai palati che amano i retrogusti speziati ben percepibili.

Infine entra di diritto, tra questi esaltatori del gusto, anche il frutto di un albero australiano, comunemente chiamato pepe della Tasmania: si presenta in grani grinzosi, di colore nero-blu. Attenzione, però: inizialmente dolce, durante la masticazione sprigiona un sorprendente sapore balsamico insieme a tutto il suo potenziale piccante, producendo un effetto quasi anestetizzante per la bocca. Ma usato con parsimonia sarà davvero una grande scoperta per la vostra cucina delle carni!

Provateli tutti per scoprire il vostro preferito! 


Fonte: Fine Dining Lovers

Scritto da Redazione ProDiGus

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