Le mie riflessioni tra chimica e cucina per cuocere le uova in modo “modernamente” più gustoso!
Il food delivery arriva direttamente sul posto di lavoro: e la pausa pranzo diventa più social
Credevamo che il massimo del livello di servizio di un ristorante fosse stato raggiunto dal poter usufruire di varie app di food delivery per ricevere i nostri piatti preferiti restandocene comodamente a casa. La realtà attuale, invece, sta dimostrando che quella che ha coinvolto il mondo degli smartphone era solo la prima di molte rivoluzioni alle quali la ristorazione sta andando incontro: l’ultima novità sono le cosiddette “dark kitchen”.
Cosa sono? Attività di consegna di piatti pronti a domicilio che hanno scelto di ampliare la propria offerta attraverso la costruzione, all’interno di realtà aziendali, di corner appositi dove acquistare il proprio snack o pasto pronto, dando modo ai dipendenti di vivere la pausa con meno pensieri e di trascorrere più tempo con i colleghi.
Il nome di “dark” (ovvero cucina “buia”) viene dal fatto che questo servizio viene garantito dal lavoro di cucine centralizzate “chiuse”, ovvero dove non si recano direttamente i consumatori e che non prestano servizi di chef a domicilio. E se il fenomeno è in forte crescita all’estero, nel nostro paese è Amazon ad aver già attivato questo servizio nella sua sede di Milano, e vi sono alte probabilità che entro il mese di settembre coinvolgerà anche realtà imprenditoriali romane.
Il vantaggio di questo nuovo sistema di fare pausa pranzo a lavoro deriverebbe anche dai menù, che presentano una vasta scelta di proposte mediterranee e internazionali e che non trascurano l’offerta di pietanze nutrizionalmente calibrate. Inoltre, si andrebbe a stimolare il “social eating aziendale”, tendenza statunitense volta a migliorare la produttività dei dipendenti attraverso la coesione dei team.
Fonte: ANSA
Scritto da Redazione ProDiGus
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