Fare il pieno di proteine a colazione può veramente fare la differenza sui livelli di energia dell’intera giornata
Che cos’è questo prodotto che, ottimo per friggere, sta facendo concorrenza anche all’olio extravergine d’oliva?
L’olio extravergine d’oliva è ritenuto, da esperti e consumatori, il miglior condimento per piatti di ogni genere, sia per le sue proprietà nutrizionali, sia per i suoi innumerevoli effetti salutari.
E’ senza dubbio l’elemento che più di ogni altro identifica la cucina mediterranea, il grasso vegetale che non fa male al cuore e ritarda l’invecchiamento cellulare. A fargli concorrenza arriva però l’olio di semi di girasole alto oleico, sul mercato già da un paio di anni; viene commercializzato con l’aggiunta di vitamine e antiossidanti.
Questo prodotto sembra avere anche un costo più vantaggioso rispetto al tradizionale olio d’oliva ed è ottimo per la preparazione delle fritture. In realtà l’olio di nuova generazione deve le sue caratteristiche al fratello maggiore (l’olio d’oliva), al quale ruba, si fa per dire, l’acido oleico e i fenoli, che sono degli antiossidanti naturali. Inoltre è un olio stabile fino a 230 gradi, caratteristica che lo rende perfetto, come già sottolineato, per friggere. Costa meno e può vantare anche una minore deperibilità, che si traduce in date di scadenza più lontane nel tempo.
L’olio alto oleico sembra dunque avere tutte quelle caratteristiche che normalmente proiettano un prodotto verso un futuro radioso. Ma possibile che questo condimento sia perfetto al punto da offuscare la fama dell’olio d’oliva?
Intanto c’è da sottolineare che si tratta sempre di un “grasso” ottenuto per estrazione e raffinazione chimica, a differenza di quello d’oliva che è l’unico ad essere ricavato dalla spremitura delle olive e senza interventi di carattere chimico. Nella composizione di quest’ultimo è presente anche lo squalene: una sostanza contenuta ancor più nel fegato degli squali (da qui il suo nome), che secondo alcuni studi sarebbe efficace nel combattere i tumori della pelle.
E’ notorio che nei paesi dove si consumano grassi di origine vegetale, le malattie cardiovascolari colpiscono in percentuali più basse rispetto a quelle che si registrano nei paesi del nord Europa, dove c’è l’abitudine di usare grassi di origine animale.
Se inoltre si considera anche il gusto, non si può fare a meno di constatare, che si tratta di profumi e sapori diversi. L’olio di girasole ad alto oleico potrà competere con l’extravergine d’oliva per gli effetti positivi in cottura, ma non potrà certamente vantare né il colore né il sapore mediterraneo impareggiabile dell’olio d’oliva.
Fonte: Il fatto alimentare
Scritto da Redazione ProDiGus
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