Con alcuni alimenti che consumiamo tipicamente a inizio giornata, è possibile scoprire le magie della fisica
Scopriamo tutto su di lei è perché è una grande amica per la nostra salute!
Bevi la spremuta d’arancia che c’è la vitamina C! Quante volte abbiamo sentito queste parole dalla mamma, o dalla nonna che, tenendo alla nostra salute, voleva assicurarsi che facessimo il pieno di vitamine ogni giorno. Beh la saggezza popolare di rado mente, infatti, gli agrumi, se non sottoposti a stress termico, costituiscono una buona fonte di vitamina C.
La vitamina C, o acido ascorbico, è un composto organico che si trova in molti alimenti di origine vegetale, specialmente in quelli ricchi d’acqua, trattandosi di una vitamina idrosolubile, ovvero che si scioglie in acqua. L’acido ascorbico fu isolato nel 1932 dal succo di limone, esso è infatti molto ben rappresentato, come anticipato precedentemente, negli agrumi. Se introdotto con la dieta, è assorbito a livello gastrointestinale in maniera molto simile al glucosio ed agli zuccheri semplici. La vitamina C plasmatica, che si trova nella fase acquosa del sangue, viene trasportata dall’albumina ai tessuti, dove si trova in forma ‘’ridotta’’, ovvero in grado di proteggere le cellule da specie ossidanti, o radicali liberi.
La vitamina C è, dunque, un agente antiossidante: si fa carico dell’instabilità chimica di specie, legate specialmente all’ ossigeno, che causano danni a cellule, e dunque anche ai tessuti, determinando invecchiamento precoce e mutazioni di diverse proteine, annullandone o, peggio modificandone, la funzionalità biologica. L’acido ascorbico viene, inoltre, usato come additivo nell’industria alimentare antiossidante in diversi alimenti, per la sopra citata capacità protettiva o di “scravenging”, nei confronti del nostro organismo.
Oltre all’attività antiossidante, l’acido ascorbico consente alcune importanti e specifiche reazioni, per le quali è richiesta la presenza di ossigeno molecolare, di ferro o rame, come:
- sintesi di collagene, una proteina del tessuto connettivo costituita da fibre insolubili in acqua che possiedono un’elevata resistenza alla tensione e che rappresenta il principale elemento fibroso di pelle, ossa, cartilagine, denti, ecc… La mancata formazione di fibrille di collagene di consistenza adeguata determina lo scorbuto, una condizione caratterizzata da lesioni della pelle, fatica del muscolo, gengive gonfie e molli, fragilità dei vasi sanguigni, osteoporosi e anemia;
- biosintesi della carnitina, una molecola essenziale per il trasporto di acidi grassi a lunga catena, utilizzabili come fonte energetica. Pertanto, in caso di carenza di vitamina C, si può verificare una significativa alterazione del metabolismo dei lipidi;
- processi di detossificazione a livello epatico;
- biosintesi delle catecolammine, rappresentate dalla noradrenalina, adrenalina, dopamina e serotonina nella cui sintesi interviene l’acido ascorbico, che agisce a livello del sistema nervoso e, appunto, delle ghiandole surrenali.
La vitamina C svolge un ruolo molto importante relativamente all’utilizzazione del ferro, rendendolo assorbibile a livello intestinale; ne facilita, inoltre la mobilizzazione da proteine quali transferrina, emosiderina e ferritina, che rappresentano forme di deposito. Un’ abbondante assunzione di Ferro, attraverso l’alimentazione o tramite integratori, non ne garantisce un’effettiva biodisponibilità. E’, infatti, necessario l’intervento della vitamina C per un corretto assorbimento di questo minerale.
La risposta immunitaria dell’organismo nei confronti di vari agenti infettivi può essere sensibilmente ridotta nei casi di deficienza di vitamina C, in quanto la proliferazione di leucociti e la sintesi di immunoglobuline sono strettamente legate alla presenza della vitamina.
La funzione anticarcinogenica dell’acido ascorbico potrebbe essere messa in relazione con la sopra citata capacità antiossidante di radicali liberi, evitando la formazione dei carcinomi nel tratto gastrointestinale (esofago, stomaco e intestino). La vitamina C è in grado di contrastare i radicali liberi che si formano nell’organismo, prevenendo modificazioni strutturali di proteine e del DNA.
Ma dove troviamo questa preziosa molecola?
La vitamina C è largamente diffusa negli alimenti di origine vegetale; particolarmente ricchi sono i peperoncini piccanti ed il ribes nero, ma anche agrumi, kiwi ed ortaggi a foglie verdi costituiscono buone fonti di tale vitamina. E’ consigliabile non trattare termicamente gli alimenti sopra citati, poiché la vitamina C è una molecola sensibile al calore e labile in generale. Consumate, dunque, verdure e frutta fresca a volontà per fare il pieno di questo agente antiossidante!
Scritto da Unas Chicas
Claudia Alvisini, Ludovica Di Francesco, Giuseppina Laurenziello e Chiara Venuti:
Quattro ragazze provenienti da quattro realtà italiane differenti, che si sono incontrate presso la stessa università, il Campus biomedico di Roma, ed hanno fatto si che nescesse una collaborazione giovane e ambiziose, sempre desiderose di mettersi in gioco e di far chiarezza nel vasto mondo della nutrizione umana.
Claudia, che è la più giovane, viene da Rieti e dimostra un grande voglia di crescere professionalmente per affacciarsi al meglio al mondo del lavoro. Ludovica, nata a Roma, è una professionista dello sport, amante dei bambini e di tutto ciò che riguarda la loro salute. Giuseppina, che proviene da Potenza, è la più grande del gruppo, molto determinata ed interessata ad intolleranze e allergie alimentari. Chiara proviene da Messina ed ha raggiunto il campus per indagare al meglio su cosa si cela dietro il vasto mondo delle preparazioni alimentari.

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