La lattuga di mare

Verde, mediterranea, bella e buona: è la lattuga di mare, un'alga che riserva sapore e proprietà ottimali, facilissima da usare in cucina

La lattuga di mare

Tre miliardi di anni fa, immerse in una atmosfera di gas irrespirabili, erano le alghe a popolare il nostro pianeta, iniziando a dare vita ad una lunghissima opera di trasformazione ed evoluzione. Da allora le alghe si sono evolute e specializzate in oltre 20.000 specie attualmente conosciute, che distinguiamo - in relazione alla loro pigmentazione - in alghe verdi (cloroficee), alghe brune (feoficee), alghe rosse (rodoficee) e alghe azzurre (cianoficee).

Prime forme viventi, le alghe non solo testimoniano il nostro passato (il legame con una antica memoria legata al mare in cui la vita ebbe origine), ma rappresentano una risorsa per il futuro. Usate nell’alimentazione, per la cosmesi nonché in campo curativo, contengono in maniera concentrata molte delle sostanze nutritive necessarie all’organismo umano: sali minerali, oligoelementi, vitamine, aminoacidi, acidi grassi essenziali, il tutto ad un basso “costo” calorico e un elevato indice di digeribilità. 

Sebbene mangiate abitualmente in molti angoli della Terra, destano ancora qualche “sospetto” nella cucina mediterranea, che sta tuttavia imparando a conoscerle e apprezzarle sempre di più, scoprendone sia il gusto che il valore nutritivo, oltre alla versatilità in cucina. Tra le più note alle nostre latitudini c’è sicuramente la cosiddetta lattuga di mare (Ulva lactuca), un’alga verde della famiglia delle Ulvaceae, comunissima nel Mar Mediterraneo e niente affatto esotica!

Dal colore verde brillante traslucido, ha foglie lamellari sottili e non molto grandi, viene raccolta a mano, ad una profondità che va da uno a dieci metri, ancor più che in estate soprattutto in primavera e in autunno, le stagioni in cui è più verde e più ricca di sostanze nutritive. E’ particolarmente ricca di vitamina C, ferro (78 mg per 100 gr di prodotto, addirittura 12 volte in più rispetto alle lenticchie), calcio (1 gr per 100 gr di prodotto, 30 volte in più del latte), magnesio (3 gr per 100 gr di prodotto; più di 15 volte rispetto al tuorlo d’uovo e agli spinaci), fibre, vitamina A e B, proteine vegetali ed aminoacidi essenziali (per la ricchezza di tutti questi micronutrienti e sali minerali è molto apprezzata dai vegetariani e vegani come integrazione al regime alimentare).

La lattuga di mare aiuta a combattere la stanchezza e l’abbondanza di fibre la rende perfetta per regolare il transito intestinale e il controllo del peso (perché stimola il senso di sazietà), favorisce inoltre la digestione e apporta circa 200 kcal per 100 gr di prodotto. E’ naturalmente priva di zuccheri e povera di grassi (2gr per 100 gr).  Interessante risorsa culinaria, imparare ad usarla in cucina è facile: dopo averla acquistata va lavata molto bene sotto l’acqua corrente e preferibilmente cotta prima di essere consumata. Dal sapore delicato ma leggermente piccante e dal profumo intenso, è ottima accompagnata con le verdure alla griglia, come contorno per carne e pesce, nelle zuppe, nelle salse e nelle insalate; usata per la preparazione delle tipiche frittelle/zeppoline di mare (fatte di pasta per pizza fritta). Usata per arricchire il gusto, rendere i piatti più accattivanti alla vista, è in grado di renderli più digeribili.

Trovare e acquistare la lattuga di mare è possibile nei negozi biologici specializzati e in alcuni supermercati particolarmente forniti dove la si trova fresca in foglia o più generalmente disidratata a bassa temperatura (cosa che consente di preservare la qualità dei nutrienti). E se proprio non vi piace pensare alle alghe fresche in foglie nel piatto ma volete beneficiare delle loro proprietà, è possibile trovare la lattuga di mare anche essiccata in fiocchi e in farina (ideale per la preparazione di pane e prodotti da forno nei quali si può ridurre l’apporto dei carboidrati e aumentare quello delle proteine vegetali e per la preparazione di pasta fresca o secca). 

L’uso della lattuga di mare in cucina permette di aggiungere un tocco in più alle preparazioni, anche quelle più semplici, migliorandone il gusto (come naturale insaporitore sostituto del sale) e conferendo un intenso profumo di mare; il tutto rende il prodotto in tavola buono e al contempo sensibile agli aspetti salutistici che interessano sempre di più il consumatore. 

Scritto da Viviana Di Salvo

Laureata in lettere con indirizzo storico geografico, affina la sua passione per il territorio e la cultura attraverso l’esperienza come autrice televisiva (Rai e TV2000). Successivamente “prestata” anche al settore della tutela e promozione della salute (collabora con il Ministero della Salute dal 2013), coltiva la passione per la cultura gastronomica, le tradizioni e il buon cibo con un occhio sempre attento al territorio e alle sue specificità antropologiche e ambientali.

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