Bisfenolo A

Cos'è e perché può essere dannoso per la salute

Bisfenolo A

E’ meglio conosciuto con la sigla BPA ed è tornato al centro dei dibattiti da quando il Parlamento Europeo ha dato raccomandazioni di tolleranza vicina allo zero per la dose giornaliera tollerabile dall’organismo: stiamo parlando del bisfenolo A, molecola presente nei materiali plastici – soprattutto il policarbonato, di cui è uno degli “ingredienti” principali - e in alcuni additivi.

Sospettato di essere dannoso per l’organismo sin dagli anni Trenta, il BPA sembrava essere imputato in numerose malattie dello sviluppo sessuale maschile, teoria non del tutto smentita ma ridimensionata dalla Food and Drug Administration americana, che nel 2013 ha affermato che il BPA fosse sicuro se assunto esclusivamente nei livelli bassissimi che ricorrono in alcuni cibi.

Ed è stato questo il punto di partenza del lavoro dell’EFSA (l'autorità europea per la sicurezza alimentare), che ha effettuato revisioni delle informazioni scientifiche sul bisfenolo A pubblicate negli ultimi anni: secondo cui i correnti livelli di esposizione al BPA di cui si è a conoscenza siano sicuri; tuttavia, si riconosce l'esistenza di qualche incertezza, soprattutto in merito agli effetti collaterali su donne in gravidanza e feti. In seguito a ciò, la Commissione Ambiente del Parlamento Europeo ha dato via libera ad una proposta tesa a vietare l’uso di BPA in vernici e rivestimenti dai materiali a contatto con gli alimenti.

Ma già nel giugno 2011 è stato sancito dall’UE il divieto assoluto di utilizzo di questo materiale per la produzione di biberon – che liberavano BPA con il riscaldamento, e questo allarme, accanto a tante nuove evidenze scientifiche, hanno dato luogo a numerose critiche alla Commissione, che, a detta di molti membri ha formulato una proposta insufficiente a proteggere la salute dei consumatori.

L’obiettivi infatti è quello di arrivare a bandire l’utilizzo di qualsiasi forma di BPA all’interno del packaging per alimenti, per garantire a tutti un concreto abbattimento dei rischi. 
 

Fonte: Leggo.it
 

Scritto da Redazione ProDiGus

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