Un giro a Fisherman's Wharf

È il fulcro turistico (anche gastronomico) di San Francisco, che vale la pena visitare per una giornata all’insegna di gusto e divertimento

Un giro a Fisherman's Wharf

Impossibile visitare la California e San Francisco senza fare un salto a Fisherman’s Wharf! Da oltre 120 anni è il molo dei pescatori della città, dove ancora oggi sono ormeggiati pescherecci che rendono unica l’esperienza di gustare la cucina di mare a San Francisco. Si narra che i primi pescatori a San Francisco fossero italiani, e ancora oggi tante famiglie dalle antiche radici italiane procedono da generazioni nel portare avanti il proprio mestiere.

Da un lato un viale che conduce lungo il mare in una scelta tra diversi ristoranti e musei fino a piazza Ghirardelli, che prende il nome dal cioccolatiere italiano (di Rapallo) Domenico Ghirardelli dalla cui professionalità imprenditoriale ha preso vita la Ghirardelli Chocolate Company, ad oggi terza azienda produttrice di cioccolato più antica d’America. 

Fu infatti proprio qui che nel 1893 Domenico Ghirardelli acquistò l'isolato per farne la sede della Ghirardelli Chocolate Company, che fu successivamente trasferita a San Leandro nei primi anni ‘60. Dal 1964 assunse i connotati di piazza commerciale, con il rinnovo della torre dell’orologio e l’apertura di un albergo nell’edificio che la contiene. Oggi qui sono presenti anche ristoranti e negozi, tra cui naturalmente uno interamente dedicato alla cioccolata a marchio Ghirardelli, da gustare in tavolette di ogni dimensione o da assaporare densa e calda con un ciuffo di panna montata come tanto piace fare a turisti e locali. 

Dall’altro lato del Fisherman’s Wharf, una camminata che rende ancor più ben visibile le prigioni di Alcatraz site sulla piccola isola che sorge tra le acque che tutti qui narrano essere ben popolate da squali. A seguire si entra naturalmente nel molo “Pier 39”, all’interno del quale è stato costruito un centro commerciale all’aperto che non annoierà di certo anche chi non ama lo shopping. 

Questo luogo offre infatti attrazioni e spettacoli a sorpresa in strada, una serie di ristoranti tra cui il curioso Bubba Gump Shrimp Company, che si scopre essere una vera e propria catena americana che serve gamberi in tutte le salse dedicando la sua filosofia ai protagonisti del film Forrest Gump (il cibo qui non è in realtà di qualità eccelsa, ma vale la pena fare un salto nello shop tutto dedicato alle frasi celebri del film nonché ancora ai gamberi). 

 

 

 

 

 

Aperto sin dal 1978, Pier 39 attira oggi turisti americani e stranieri anche grazie alla presenza dell’Acquario cittadino e di una sala video all’avanguardia che offre proiezioni tridimensionali in realtà virtuale. Camminando all’esterno della parte dedicata al centro commerciale, il molo è reso inoltre molto particolare dall’invasione dei leoni marini che prendono il sole su degli ampi pontili costruiti appositamente per loro. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ma ciò che attirerà maggiormente i buongustai, e che non potrete assolutamente perdere in occasione di una visita turistica in zona, sono di certo le vongole e il granchio “dungeness”. Nella stagione estiva si possono trovare chioschi che li vendono in formato “street food” (come il granchio con pane e abbondante burro fuso in cui lo stesso viene immerso), ma sarà un’esperienza anche scegliere di accomodarsi in un ristorante per gustarli comodamente vivendo tutta l'atmosfera di un pasto in stile americano.

 

 

 

 

 

 

Le vongole pescate sulla costa pacifica americana potranno essere assaggiate ad esempio all’interno del boudin, una zuppa molto simile a un chowder, servita dalla storica Boudin Bakery sita a Fisherman’s Wharf all’interno del celebre San Francisco Sourdough (il loro pane morbido al lievito madre). Al Franciscan Crab Restaurant, splendida location dall'esterno futurista e dagli interni con colori e arredamenti minimal in stile anni ’50 e vista sul mare, si potrà invece gustare comodamente il granchio di Dungeness in diverse versioni, da quella pura a quelle accompagnate con salse o ancora gratinate al forno, con la possibilità di scegliere granchi interi oppure mezzi granchi (si tenga conto che, data la grandezza, un granchio è indicato per soddisfare 2 persone). 

E che granchio! Ritrovarselo nel piatto fa senza dubbio un certo effetto. Qui a San Francisco lo chiamano amichevolmente “dungie”, che abbrevia il loro nome proveniente dal porto di Dungeness (sito nello stato di Washington) dove per la prima volta vennero pescati a scopi commerciali. 

 

 

 

 

 

 

granchi di Dungeness (specie Metacarcinus magister) vengono catturati in modo molto particolare, utilizzando una sorta di pentole piatte come dischi da hockey in rete metallica, molto pesanti da maneggiare. Per anni la pesca di questo granchi ha rappresentato un’attività redditizia preziosa per l’industria ittica californiana, ma accanto a ciò il granchio è soprattutto diventato un’icona culturale delle comunità costiere da nord a sud della California, e non di meno si eleva a cibo simbolo della condivisione per i locali, che lo hanno reso un must da consumare a tavola durante le occasioni di festa con la famiglia o con gli amici. 

Dopotutto è proprio lui che rende ancor più unica l’atmosfera a Fisherman’s Wharf: la sua immagine accoglie sull’installazione nella piazzetta centrale (nella foto di copertina), è riportata sugli orologi degli edifici, sui cartelli, sulle imbarcazioni, ed è non di meno frutto di giochi di parole divertenti, viene stampato sulle magliette, ed ancora è il pupazzo di peluche che tutti i bambini qui in vacanza desidereranno portare via con sé come ricordo. 

 

 

 

 

 

 

 

Photos by Sara Albano

Scritto da Sara Albano

Laureata in Scienze Gastronomiche , raggiunta la maggiore età sceglie di seguire il cuore trasferendosi a Parma (dopo aver frequentato il liceo linguistico internazionale), conseguendo in seguito alla laurea magistrale un master in Marketing e Management per l’Enogastronomia a Roma e frequentando infine il percorso per pasticceri professionisti presso la Boscolo Etoile Academy a Tuscania. Dopo questa esperienza ha subito inizio il suo lavoro all’interno della variegata realtà di Campoli Azioni Gastronomiche Srl, , dove riesce ad esprimere la propria passione per il mondo dell'enogastronomia e della cultura alimentare in diversi modi, occupandosi di project management in ambito di marketing e comunicazione e consulenza per il food service a 360°, oltre ad essere il braccio destro di Fabio Campoli e parte del team editoriale della scuola di cucina online Club Academy e della rivista mensile Facile Con Gusto.

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