Cos'è il mangostano?

Il frutto esotico di una pianta sempreverde originaria dell'arcipelago delle Molucche, amico del gusto e del benessere

Cos'è il mangostano?

La natura nella sua varietà ci stupisce e ci sorprende continuamente, così i frutti tropicali – molti dei quali ancora poco conosciuti dai consumatori italiani – meritano attenzione e approfondimento per imparare non solo a conoscerli da un punto di vista strettamente botanico ma per apprezzarne il gusto, il profumo e le proprietà nutrizionali qualora nella vita si dovesse avere la fortuna di assaggiarli in giro per il mondo. 

Ancora poco presente nei mercati ortofrutticoli occidentali e quasi esclusivamente reperibile nei negozi specializzati o etnici, il mangostano, nome scientifico Garcinia mangostana, è un piccolo frutto che viene da lontano, originario addirittura delle isole dell’arcipelago delle Molucche, in Indonesia. Si tratta di una pianta tropicale sempreverde, appartenente alla famiglia delle clausiaceae o guttiferae, originaria e coltivata in India (zone sud-ovest), nel Myanmar, nello Sri Lanka e soprattutto in Thailandia (paese che vanta il primato nella produzione odierna del frutto). Le caratteristiche tropicali della pianta non hanno infatti reso possibile la coltivazione in zone più occidentali e dai climi più miti.

Il mangostano è un frutto di piccole dimensioni (circa 5/7 cm) con la buccia spessa di colore violaceo al massimo della maturazione, la polpa bianca suddivisa in spicchi dalla consistenza “burrosa”, contenente da uno a tre semi. Il sapore ricorda quello del più noto litchi e della “nostra” pesca.  E’ arduo ma possibile reperire il frutto fresco e maturo da giugno a ottobre in negozi specializzati (anche on-line); il suo gusto dolce e piacevole gli è valso addirittura l’appellativo di “re dei frutti” (si narra che nel XIX secolo il nome gli fu attribuito dalla Regina Vittoria d’Inghilterra che chiese di assaggiare il frutto proveniente dalle colonie). 

In cucina il frutto si consuma prevalentemente fresco, al naturale e privato della buccia o, trasformato in succo, può essere consumato come bevanda rinfrescante, aggiunto all’acqua o alper aromatizzare. Le sue note aromatiche fresche e agrumate ben si prestano ad utilizzare il frutto per la preparazione di prodotti dolciari o per la produzione di caramelle, marmellate e composte. Noto per le sue qualità nutrizionali e il gusto dolce e piacevole, il mangostano trova impiego anche nel settore degli integratori alimentari, nella medicina tradizionale e nella cosmesi naturale. 

Dal punto di vista nutrizionale, il mangostano è un frutto ipocalorico (circa 60 kcal per 100 gr di prodotto fresco), con un ridottissimo apporto di grassi (solo 0,4 gr per 100 gr) e proteine e zero colesterolo, ma ha una composizione ricca in termini di carboidrati (15,6 gr per 100 gr), fibre, vitamine del gruppo B, C, A e minerali (potassio, magnesio, fosforo, calcio, sodio, ferro, zinco, manganese, rame e selenio). 

Secondo alcuni studi, il consumo di mangostano coadiuva il controllo dei livelli di colesterolo e glicemia del sangue, la presenza di fibre aiuta il transito intestinale e aiutala digestione, la presenza degli xantoni gli conferisce una adeguata capacità analgesica ed è anche un buon antipiretico e antibatterico. In ambito cosmetico l’estratto del frutto viene aggiunto a creme e trattamenti anti-age. Ancora oggi la medicina tradizionale popolare del sud-est asiatico utilizza il frutto come rimedio naturale per la dissenteria, le infezioni cutanee (acne ed eczemi) e la cura delle ferite.

Attenzione a diffidare però dagli ingannevoli poteri “miracolosi” di cui in passato è stato oggetto proprio il succo (commercializzato in Italia per la prima volta nel 2009), dapprima venduto e poi vietato dalla FDA statunitense che ne ha proibito il commercio come prodotto medicinale; si tratta infatti semplicemente di un frutto dalle interessanti proprietà nutrizionali ma assai lontano da ogni riferimento medico e farmacologico.

Gustarlo a tavola, apprezzandone il sapore e il profumo, garantirà comunque un interessante apporto in termini di benefici per il nostro organismo, ricordando sempre che la regola principale per tutelare il benessere psico-fisico è una alimentazione sana ed equilibrata accompagnata da uno stile di vita attivo.  

Scritto da Viviana Di Salvo

Laureata in lettere con indirizzo storico geografico, affina la sua passione per il territorio e la cultura attraverso l’esperienza come autrice televisiva (Rai e TV2000). Successivamente “prestata” anche al settore della tutela e promozione della salute (collabora con il Ministero della Salute dal 2013), coltiva la passione per la cultura gastronomica, le tradizioni e il buon cibo con un occhio sempre attento al territorio e alle sue specificità antropologiche e ambientali.

0 Commenti

Lasciaci un Commento

Per scrivere un commento è necessario autenticarsi.

 Accedi

Altri articoli