Viaggio nelle tradizioni gastronomiche del Vecchio Continente legate ai festeggiamenti del 6 gennaio (tra Befana, Babbo Natale e San Nicola)
In costante crescita la produzione del latticino più amato d’Italia per i consumatori di religione musulmana
La mozzarella di bufala campana DOPè interessata già da alcuni da un boom di venditesia in Italia che all’estero. Ma la fortuna del latticino è insita in parte anche nell’apertura dello stesso verso il mercato dei consumatori di religione musulmana, attraverso la produzione di mozzarelle certificate halal, sostantivo arabo che sta per “lecito”. Il termine halal può infatti essere letto sulle confezioni di sempre più prodotti in commercio, ed identifica tutti quei prodotti realizzati in rispetto delle leggi islamiche, vale a dire conforme ai dettami del Corano e della Sharia: solo di questi è consentito il consumo ai musulmani osservanti.
Solo nel 2016, sono stati prodotti ben 10.660.231 kgdi mozzarella di bufala campana certificata halal, pari al 24%della produzione totale: ciò si traduce in un dato che rivela che 1 mozzarella DOP su 4 è destinata ai consumatori musulmani. In crescita anche il numero di caseifici certificati halal nell’intera area di produzione della DOP.
Le mozzarella di bufala “halal” non ha un gusto differente da quella non certificata: non si tratta infatti di un prodotto diverso in termini organolettici e qualitativi. Le diversità sono presenti piuttosto lungo il processo produttivo, che è soggetto a dettami islamici come ad esempio l’utilizzo di prodotti senza alcol per la sanificazione degli impianti, o l’impiego di caglio halal. I rappresentanti scelti dalla comunità islamica si dedicano inoltre a frequenti visite nelle aziende per verificare la correttezza dei procedimenti e l’assenza di ingredienti e sostanze che, se pure inavvertitamente, potrebbero rendere il prodotto non lecito per le leggi dell’Islam.
Fonte: Ansa
Scritto da Redazione ProDiGus
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