Lunedì 12 ottobre Fabio Campoli a "La Prova del Cuoco" con un gustossimo primo piatto
Un piccolo frutto invernale che reca in sè tanto benessere con tutto il profumo dell'estate: è la feijoa, che inizia ad essere coltivata in Italia
Per un frutto esotico il riconoscimento è tutto e, proprio in questa direzione, stanno lavorando produttori e distributori di feijoas, piccoli frutti dal sapore unico e particolarissimo.Originari del Sud America ma caratteristici della tradizione alimentare australiana e neo-zelandese, le feijoas iniziano ad essere apprezzate e ad avere una buona risposta commerciale negli Stati Uniti, in Giappone, Malesia e Singapore, in medio Oriente (in particolare Dubai) e in Italia dove, con stupore di molti, questi frutti iniziano ad essere coltivati in alcune regioni (Toscana, Liguria, Sicilia e Calabria).
Appartenente alla famiglia delle Mirtaceae, la Feijoca sellowiana è un arbusto sempreverde che produce un frutto dalle dimensioni ridotte (circa 5 centimetri) e dalla forma leggermente allungata con la buccia verde scura e una polpa bianca, granulosa (simile alla pera) e piena di piccoli semi. I frutti maturano, a seconda delle varietà delle cultivar da settembre a gennaio, ma il loro gusto è ricco di sapori e sentori dolci e aromatici che rievocano l’estate in un mix di note che rimandano all’ananas, alla fragola, alla mela cotogna e addirittura alla meno conosciuta guaiave e alla menta. La polpa è succosa e si stratifica in due parti: una centrale chiara, gelatinosa e ricca di semi e una più esterna dalla consistenza più soda e granulosa appunto.
Oltre che per il sapore particolare, la feijoas è apprezzata per l’interessante contenuto di vitamina C (28-35 mg per 100 grammi), che la rende perfetta da consumare nella stagione fredda, per il modesto apporto calorico (70 Kcal per 100 grammi di polpa) e al contempo per il buon contenuto di fibre, beta carotene, vitamina B6, sali minerali (potassio, sodio, calcio, ferro), iodio (3mg per 100 grammi di prodotto fresco), flavonoidi, quercitina e canferolo. La feijoa si mangia generalmente come si fa con il kiwi, ovvero si taglia a metà e con un cucchiaino se ne assapora la delicata polpa.
In cucina la feijoa è sorprendentemente versatile, appropriata per la cottura, adatta alla pasticceria (come farcitura per le torte o come confettura per le crostate), perfetta per i frullati e in aggiunta allo yogurt, prelibata anche nelle insalate, usata per aromatizzare vino e liquori. Dal cioccolato ai crumbles, dal gelato alla vodka, fino a salse (anche agrodolci) per accompagnare la carne, il suo caratteristico sapore si presta infatti a decine di ricette. Provatelo anche fresco, in purezza, e scoprirete un ottimo spuntino, accompagnandolo volendo ad altri frutti in una buona macedonia fresca e salutare.
E’ possibile acquistare i frutti di feijoa in negozi specializzati con un costo medio che si aggira intorno ai dieci euro al chilogrammo, certo non particolarmente economico ma accettabile a fronte delle sue proprietà e dei benefici che apporta: le fibre aiutano e proteggono l’apparato intestinale, il basso indice glicemico rende il consumo adatta ai pazienti affetti da diabete di tipo 2, i minerali e l’acido folico migliorano l’energia mentale e l’attività neurale, buona è la funzione antibatterica e la capacità di stimolare il sistema immunitario, contribuisce ad abbassare il livello del colesterolo e il contenuto di acidi grassi polinsaturi (omega-3 e omega-6) contribuisce al benessere del sistema cardio-vascolare.
Interessante anche l’uso che si fa dei fiori dal colore bianco-rosaceo e delle foglie della feijoa sellowiana, serviti freschi o cotti al forno come croccanti chips i primi, in infusi e tè le seconde. La tradizione autoctona della pianta suggerisce anche di sciogliere i fiori, dolci, direttamente sulla lingua per gustarne l’aroma. La feijoa è inoltre particolarmente apprezzata in ambito cosmetico perché il suo estratto vegetale è ricco di principi attivi con funzioni emollienti, ammorbidenti, toniche, rinfrescanti, elasticizzanti, dermopurificanti e stimolanti.
Photo made in AI
Scritto da Viviana Di Salvo
Laureata in lettere con indirizzo storico geografico, affina la sua passione per il territorio e la cultura attraverso l’esperienza come autrice televisiva (Rai e TV2000). Successivamente “prestata” anche al settore della tutela e promozione della salute (collabora con il Ministero della Salute dal 2013), coltiva la passione per la cultura gastronomica, le tradizioni e il buon cibo con un occhio sempre attento al territorio e alle sue specificità antropologiche e ambientali.

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