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Meglio evitare di far diventare un'abitudine dolcetti e snack a tarda sera: ecco il perchè e come esercitarsi a resistere alle tentazioni!
Quante volte ti sarà capitato di sdraiarti sul divano dopo cena e iniziare a sentire quel certo languorino? E più ci pensi e più diventa imponente. E non c’è niente da fare, alla fine cedi! In realtà molto puoi fare e in questo articolo scoprirai un piccolo, semplice esercizio che può decisamente aiutarti.
Che sia vera e propria fame o una semplice voglia di dolce, spesso resistere al bisogno di mangiare anche dopo aver cenato può essere incredibilmente difficile. Il punto è che alla fine può diventare un’abitudine. Non sono qui oggi per spiegarti i motivi per cui quest’abitudine è potenzialmente malsana (credo, peraltro, che tu ne abbia già una buona idea!), né tantomeno per dirti che la voglia di coccolarti non è sbagliata a prescindere ma solo quando diventa un pensiero quotidiano, fisso, necessario, invadente.
La mia domanda è: hai mai provato a liberarti di un'abitudine? A seconda di quanto radicata è, può rappresentare una sfida difficile! Oggi ti spiego un piccolo, semplice esercizio che può sicuramente aiutarti.
Diciamo quindi che vuoi smettere di fare gli spuntini serali. La prossima volta che ti ritrovi a farlo, FERMATI un momento. Fai qualche respiro profondo e chiediti senza giudicarti:
- Cosa stava succedendo nell’attimo in cui mi sono alzato per prendere patatine o biscotti?
- Dov’ero?
- A che cosa stavo pensando?
- Cosa stavo facendo?
- Che sensazioni o emozioni provavo? Stress, noia, stanchezza, fame, ecc.
La scienza conferma che riconoscere la ragione iniziale e fermarsi prima di tuffarsi sul cibo è cruciale: RESPIRA! Creare una distanza tra l’impulso e la reazione (andare in cucina e prendere uno snack) con qualche minuto di respirazione profonda ti aiuterà a cavalcare l’onda delle emozioni senza usare il cibo attivando il pensiero a lungo termine. Sii consapevole di essere in quel momento e che quel momento passerà.
Prendi tempo e preparati invece una bella tisana alla cannella che ha doti davvero incredibili, tra cui quella di appagare la voglia di dolce, essendolo naturalmente, e di aiutarti a tenere a bada gli zuccheri nel sangue. Inoltre, dopo i pasti, ma aspetta almeno una mezz’oretta, facilita la digestione e sgonfia la pancia. Mica male! Preparare la tisana alla cannella è semplice. Ti serve una stecca di cannella (o un cucchiaino di cannella in polvere) e 125ml d’acqua. Fai bollire l’acqua, spegni il fuoco e aggiungi la cannella. Lasciala in infusione per circa dieci minuti, filtra e bevi la tisana ancora calda.
Ma torniamo alle nostre domande. Porti questi quesiti può aiutarti a scoprire la causa principale della tua abitudine. Quasi tutte le abitudini servono uno scopo. O almeno lo hanno fatto quando abbiamo iniziato quel dato comportamento. Potrebbero aver alleviato la noia o la solitudine, aiutato ad affrontare lo stress, dato una temporanea iniezione di energia e così via! Ma ora l’abitudine non aiuta più. È diventata disfunzionale!
Capire la causa principale che ha scatenato la tua abitudine è il primo passo per trovare una soluzione nuova ovvero cambiare o interrompere il comportamento ripetitivo a favore di qualcosa più in linea con i tuoi obiettivi attuali. Quindi, la prossima volta che ti trovi a fare uno spuntino dopo cena, chiediti: "cosa sta succedendo veramente?"
A seconda della risposta, ecco alcune soluzioni per risolvere il problema alla radice:
- Se ti senti solo o annoiato: fai una nuova amicizia o rinsaldane una con un amico che hai perso di vista ultimamente, segui un corso, inizia un hobby. Fondamentalmente, esci dalla tua zona di comfort e “rimescola le carte”!
- Se sei stressato: trova modi diversi per gestire la tensione che non implichi spuntini. Le tecniche sono tantissime e facilmente applicabili alla quotidianità. Puoi imparare a gestire lo stress.
- Se sei stanco: forse è ora di capire come migliorare la qualità del tuo sonno, di muoverti di più o di mangiare in modo più adatto al tuo stile di vita e alla tua bio-unicità.
- Se invece hai fame perché non hai mangiato abbastanza: allora devi semplicemente calibrare meglio i tuoi pasti imparando le giuste strategie alimentari.
Capire di che tipo è la tua fame, se emotiva o fisiologica, è un elemento fondamentale per trovare la giusta strategia, fare definitivamente pace col cibo, ritrovare benessere e, quando necessario, perdere peso senza frustranti privazioni! Guarda il video “La tua è fame vera o fame emotiva?”
Ricorda: quasi tutte le abitudini vengono create con uno scopo, almeno all’inizio, e a volte è sufficiente prenderne consapevolezza per cambiarle. Lavorare con un esperto Professionista del Benessere può aiutarti a sviluppare una strategia personalizzata per cambiare le abitudini alimentari, come quella degli spuntini serali, e di stile di vita che contribuiscono all’aumento di peso e a sottrarre benessere psicofisico.
NaturalmenteChiara
Photo made in AI
Scritto da Chiara Sartori
Integrative Nutrition - Certified Health Coach.
La salute è un viaggio non un punto d’arrivo. Tutti possiamo fare dei piccoli passi per potenziare il nostro benessere e lo stile di vita a prescindere dall’età. La vita è fatta per essere goduta fino in fondo ma per poterla apprezzare appieno dobbiamo avere energia, vitalità e forma fisica. Lavorare nel marketing di un’azienda che distribuisce un supplemento nutrizionale per 25 anni mi ha fatto entrare in contatto con tematiche quali alimentazione corretta e bilanciata, benessere e stile di vita, che fin da subito ho deciso di approfondire. In seguito a seri problemi di salute ed avendo compreso l’enorme contributo dell’alimentazione in questo senso, è nata in me una vera e propria passione per questi argomenti.
Ho frequentato la Scuola di Nutrizione Integrativa (Institute for Integrative Nutrition, NY) e il Corso Avanzato di Specializzazione in Salute dell’Intestino seguendo un percorso alla scoperta del vero cibo e dell’importanza di una nutrizione personalizzata.
Oggi, fare la differenza nella salute e nel benessere delle persone mi rende davvero felice.
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