Nei negozi locali va a ruba: alla base della sua fama di supercibo, i libri di un guru del food e i social, che hanno fatto esplodere la mania
Uno studio britannico svela un contenuto di zuccheri pari alle bevande gassate per alcune tipologie sul mercato
Le università britanniche di Surreye Leeds hanno recentemente condotto una ricerca che svela un dato alquanto inaspettato, ovvero che all’interno di alcune tipologie di yogurt si celerebbe una concentrazione zuccherina pari a quella delle bibite gassate. Un’evidenza che interesserebbe soprattutto i prodotti biologici e quelli per bambini.
Pubblicato sulla rivista BMJ Open, lo studio si è basato sull’approfondimento della composizione di circa 900 diversi tipi di yogurt, tra i quali solo il 9% sembra presentasse una reale concentrazione ridotta di zuccheri, Un dato più che stupefacente, soprattutto che si pensa ad una collettività che vive il consumo di questo prodotto come una scelta “sana”.
Infatti, secondo queste evidenze, se davvero una mamma scegliesse di nutrire il proprio bambino a colazione con uno yogurt ed un mini-formaggio cremoso di provenienza francese, il bimbo rischierebbe di assimilare, nell’arco dell’intera giornata, una quantità di zuccheri superiore ai limiti raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Solo yogurt riportanti la dicitura “naturale” o “greco” sono risultati in linea con le attese, con un contenuto di circa 5 grammi di zucchero per 100g di alimento.
Di contro, nei dessert a base di latte si arriva addirittura a 20 grammi di zucchero ogni 100g di prodotto.
Un contenuto elevato di zuccheri è stato anche denotato negli yogurt a base di latte vegetale.
A questo punto sorgerà spontaneo domandarsi come sia possibile che prodotti sponsorizzati come salutari, come addirittura i prodotti biologici e quelli derivati da materie prime 100% vegetali, contengano tali quantità di zuccheri semplici: in realtà, non si tratta altro che del metodo più economico a livello industriale per neutralizzare l’acidità dovuta all’attività dei fermenti lattici vivi e rendere il prodotto più appetibile al palato.
Fonte: blastingnews.com
Scritto da Redazione ProDiGus
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